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I Pink Floyd, formatosi a Londra nel 1965, sono uno dei gruppi più importanti della storia musicale del rock. Viene fondato dal cantante e chitarrista Roger Keith "Syd" Barrett, dal bassista George Roger Waters, dal batterista Nicholas Berkeley "Nick" Mason e dal tastierista Richard William "Rick" Wright. Nel dicembre del 1967 si aggiunge al gruppo il chitarrista David Jon "Dave" Gilmour, che si affianca e quindi si sostituisce definitivamente a Barrett. Il gruppo, dopo essersi fatto notare grazie a lavori psichedelici, raggiunge il successo con Atom Heart Mother e Meddle e si consacra a livello mondiale con The Dark Side of the Moon e i successivi Wish You Were Here, Animals e The Wall. La formazione non subisce cambiamenti, escludendo una parentesi di alcuni anni in cui Wright è presente solo come turnista, fino al 1985 quando Waters abbandona il gruppo. I membri rimanenti, dopo aver vinto una breve battaglia legale per l'uso del nome "Pink Floyd", pubblicano altri due album: A Momentary Lapse of Reason e The Division Bell. Il gruppo cessa la propria attività nel 1995, sciogliendosi definitivamente nel 2006.

 

The Dark Side of the Moon

 

Cinquanta milioni di copie vendute nel mondo, terzo album di sempre come vendite. Oltre settecentosessanta settimane di permanenza nella classifica billboard, queste le impressionanti cifre di The Dark Side of the Moon. Oltre al suo successo commerciale è spesso considerato uno dei migliori album di tutti i tempi. Ottavo disco in studio, viene pubblicato il 24 marzo del 1973. Mason, Wright, Gilmour e Waters firmano il concept per eccellenza, il più importante: The Dark Side of the Moon. E se dal punto di vista della composizione musicale l’opera pare equamente distribuita tra i quattro, non altrettanto si può dire della concezione lirica. Da quest’album, Waters si erge a mente lirica della band espandendo il suo dominio e il suo pensiero. Il tema centrale del disco è la forsennata corsa dell’uomo a raggiungere la follia. I ritmi della vita moderna (“Time”) mischiati alla sete di potere (“Money”). La forza lirica dell'album, sta proprio nell’universalità delle tematiche e di come queste vengono fruite in maniera semplice dall’ascoltatore. Ma a rendere fondamentale l’opera, sopratutto c’è la musica. Da una parte un grande contributo l'ha dato l’ingegnere del suono Alan Parsons, nella tecnica di realizzazione e registrazione, dall’altra c’è la realizzazione musicale di quattro musicisti all’apice della loro maturità artistica e della loro emotività. Il disco si apre col battito del cuore, con questa semplice idea di Mason si apre l’overture di The Dark Side of the Moon. “Speak to Me” la sgrammaticata ruvidezza del brano sfocia nelle magiche atmosfere delle slide guitars di Gilmour. ”Breathe” è una sorta di seconda intro, di ben altro spessore artistico. Geniale dal punto di vista musicale l’oscuro accordo con cui si chiude “Breathe” che si prolunga all’infinito nella successiva “On the run", realizzata con il sintetizzatore con sequencer incorporato. Il basso sincopato e filtrato da un effetto per dare l’idea del ticchettio di un orologio ci introduce in “Time” con il successivo scampanio di decine di orologi. Il primo cerchio si chiude con le note lente e dilatate di “Time” che ripiegano sulle melodie di “Breathe Reprise”. “The Great Gig in the Sky” è senza alcun dubbio il punto melodico più alto dell’album. L’ingresso di Mason e della voce della corista Clare Torry rendono il pezzo uno dei più alti momenti nella storia del rock. Con lo sfumare della voce di Clare Torry si apre “Money”, il pezzo forse più commerciale dei Pink Floyd. Tintinnio di soldi e di registratori di cassa, incedono in un rock blueseggiante che farà epoca. Intervallata da un assolo di chitarra di Gilmour e uno di sax di Dick Parry, la canzone è una filastrocca che inneggia al denaro, è un' accusa all’affannosa ricerca dell'avere dell’uomo. “Us and Them” è la canzone più politica dell’album. E dal lentissimo avanzare di “Us and Them” si passa all’acquosità invasiva di “Any Colour You Like”. Il brano è uno spettacolare bridge per il concept conclusivo tutto firmato Roger Waters. “Brain Damage” Il brano si apre con un delicato arpeggio di chitarra elettrica, alla quale dopo pochi secondi si aggiunge la voce di Waters. Il ritornello, esplosivo e pieno di energia vede l'ingresso del coro, della batteria e di tutti gli altri strumenti; in esso viene citato il titolo dell'album "The Dark Side of the Moon". Nick Mason, marciando sul tema musicale di Brain Damage, introduce "Eclipse", seguono gli accordi di Richard Wright e l'arpeggio di chitarra elettrica di David Gilmour, che accompagnano la voce di Roger Waters e il coro di sottofondo. La parte musicale termina con il battito cardiaco che chiude il brano e si ricollega a "Speak to Me".
Pochi secondi dopo l'inizio di tali battiti si sente impercettibile la voce del portiere degli studi di Abbey Road che dice: « There is no dark side in the moon, really. Matter of fact it's all dark. The only thing that makes it look light is the sun. »
(In realtà non c'è nessun lato oscuro della luna. Di fatto è tutta scura. L'unica cosa che la fa sembrare luminosa è il sole.)

 

Tracce:

 

1. Speak To Me
2. Breathe
3. On The Run
4. Time + Breathe Reprise
5. The Great Gig In The Sky
6. Money
7. Us And Them
8. Any Colour You Like
9. Brain Damage
10. Eclips

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