top of page

NOI RAGAZZI DEGLI ANNI ’50 E ’60… COME ERAVAMO – ASPETTI E RICORDI DI UN MONDO SCOMPARSO

014AC3445095F4D931.gif

Ogni tanto mi sembra sia utile riproporre, sia per coloro che quegli anni li hanno vissuti che per i giovani d’oggi che sanno ben poco
dell’atmosfera e della realtà dei loro padri o meglio… nonni.

4pVeW6F.gif
wVXA2HN.jpg

COME ERAVAMO… NOI RAGAZZI DEGLI ANNI 50 e 60

Da bambini, andavamo in macchina (quelli che avevano la fortuna di averla) senza cinture di sicurezza e senza airbag! 

I flaconi dei medicinali non avevano delle chiusure particolari. 

Bevevamo l’acqua dalle fontanelle, ma anche dalle canne del giardino o dove capitava.

Andavamo in bicicletta senza casco. 

Passavamo dei pomeriggi a costruirci i nostri “carri giocattolo”. il carruocciolo.

7aBIUqJ.jpg

Ci lanciavamo dalle discese e dimenticavamo di non avere i freni fino a quando non ci sfracellavamo contro un albero o un marciapiede. 

E dopo numerosi incidenti, imparavamo a risolvere il problema… noi da soli!

tsrvRc7.jpg

Quando non dovevamo andare a scuola uscivamo da casa al mattino e giocavamo tutto il giorno.

I nostri genitori non sapevano esattamente dove fossimo, però, nonostante ciò, sapevano che non eravamo in pericolo. 

Non esistevano i cellulari per chiamarci… controllarci. 

Incredibile!! 

Ci procuravamo delle abrasioni, ci rompevamo le ossa o i denti… e non c’erano mai denunce, erano soltanto incidenti: nessuno ne aveva colpa. 

Avevamo delle liti, a volte dei lividi. 

E anche se ci facevano male, ed a volte piangevamo, tutto passava presto e per lo più i nostri genitori neanche se ne accorgevano.

mAZtMHF.jpg

Mangiavamo i dolci, pane con tanto burro e bevevamo bibite piene di zuccheri… ma nessuno di noi era obeso. 

Ci dividevamo una Fanta con gli amici, dalla stessa bottiglia, e nessuno mai ne morì a causa dei germi.

Non avevamo la Playstation, né il Nintendo, né i videogiochi.

Né tantomeno la TV a colori, né le webcam, né il PC, né internet, solo qualcuno aveva il mangiadischi.

3CHnfDu.jpg

Avevamo però soprattutto gli amici. Uscivamo da casa e li trovavamo.

Andavamo, in bici o a piedi, a casa loro, suonavamo al campanello o entravamo e parlavamo con loro.

Figurati: senza chiedere il permesso! 

Da soli! Nel mondo freddo e crudele! Senza controllo! 

Come siamo sopravissuti?

Facevamo incredibili gare in bicicletta senza dover fare lo slalom fra auto in sosta, parcheggi selvaggi e gas di scarico… al massimo dovevamo stare attenti al fosso accanto alla strada e alle buche sulla stessa. 

Ci inventavamo dei giochi con dei bastoni e dei sassi. 

ljcc36S.jpg

Le strade, almeno quelle di paese, erano anche un campo di calcio: bastavano 4 mattoni.. e le poche auto in giro rallentavano e stavano attente a non schiacciarci.

Alcuni studenti non erano intelligenti come gli altri e dovevano rifare la seconda elementare. Che orrore!!! 

Non si attaccavano i maestri, per nessun motivo ma si accettavano senza problemi le loro decisioni e se protestavamo i genitori menavano noi e difendevano la scuola.

I peggiori problemi a scuola erano i ritardi o se qualcuno masticava una gomma in classe.

Ma soprattutto a scuola, vicina o lontana che fosse, andavamo da soli!

1WGvjnp.jpg

Le nostre iniziative erano nostre. E le conseguenze, pure. 

Nessuno si nascondeva dietro a un altro.

L’idea che i nostri genitori ci avrebbero difeso se trasgredivamo ad una legge non ci sfiorava; loro erano sempre dalla parte della legge.

Se ti comportavi male i tuoi genitori ti mettevano in castigo e nessuno li metteva in galera per questo.

Sapevamo che quando i genitori dicevano “NO”, significava proprio NO.

I giocatoli nuovi li ricevevamo per il compleanno, a Natale o alla Befana, non ogni volta che si andava al supermercato.

I nostri genitori ci facevano dei regali con amore, non per sensi di colpa. 

E le nostre vite non sono state rovinate perché non ci fu dato tutto ciò che volevamo.

Avevamo libertà, successi, insuccessi, e responsabilità, e abbiamo imparato a gestirli.

k8hnNtD.jpg

La musica si sentiva fuori casa con gli amici accanto al mitico juke box.

TsCQvMF.jpg

Le feste? Non c’erano discoteche né la movida ma si facevano in casa.

Erano alla buona…ma intime, calde e vivaci.

Beh direi che la panoramica su quel mondo ormai scomparsa sia stata ampia e documentata benché, a dire il vero tanto altro ci sarebbe ancora da dire su quegli anni che poi ci portarono al mitico Boom.

Biglie-e-gioco.jpg
NOI.png
villa comunale.png
bottom of page