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SELL OUT
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THE WHO - SELL OUT SUPER DELUXE EDITION

Pubblicato originariamente nel dicembre 1967 e successivamente descritto da Rolling Stone come ‘L’album più bello degli Who’, The Who Sell Out riflette un anno straordinario della cultura popolare. Un anno in cui la controcultura e la Love Generation diventarono un fenomeno globale e il pop iniziò a trasformarsi in rock.

La nuova edizione Super Deluxe di The Who Sell Out contiene 112 brani, di cui 46 inediti, un book di 80 pagine con rare foto d’epoca, memorabilia, nuove note bio-discografiche a cura di Pete Townshend e commenti di personaggi come Pete Drummond (Radio London DJ), Richard Evans (designer) e Roy Flynn (manager dello Speakeasy Club).

L’edizione Super Deluxe include inoltre vari poster e repliche di chicche che faranno la gioia dei fan: il manifesto originale dell’album di Adrian George, il poster del concerto alla City Hall di Newcastle, il  programma di 8 pagine dello show al Saville Theatre, la business card del Bag O’Nails Club di Kingly Street a Soho, una foto del gruppo riservata al fan club degli Who, il volantino per i concerti del Bath Pavilion, uno sticker di Wonderful Radio London, la tessera personale dello Speakeasy Club appartenuta a Keith Moon e una newsletter del Who Fan Club.

The Who Sell Out venne originariamente progettato da Pete Townshend e dai manager della band Kit Lambert e Chris Stamp, come un concept album che includesse jingle e pubblicità che collegavano tra loro le canzoni, in modo che il tutto sembrasse una vera e propria trasmissione radiofonica pirata. Il progetto nacque quasi per necessità poiché la loro etichetta e il loro management volevano un nuovo album e Townshend sentiva di non avere abbastanza canzoni.

Il rivoluzionario piano originale per Sell Out era quello di vendere spazi pubblicitari sull’album, ma alla fine la band scelse di scrivere jingle propri per rendere omaggio alle stazioni radio pirata e per parodiare una società sempre più consumista.

L’omaggio alla pop-art è evidente sia nei jingle pubblicitari che nell’iconico design della copertina creato dall’art director del Sunday Times David King e da Roger Law, inventore dello show televisivo Spitting Image. La copertina presenta quattro immagini pubblicitarie di ciascun membro della band, scattate dal fotografo David Montgomery: Odorono deodorant (Pete Townshend), Medac spot cream (Keith Moon), Charles Atlas (John Entwistle) e Roger Daltrey con gli Heinz baked beans. La storia racconta che Roger Daltrey si ammalò di polmonite per essere rimasto seduto per troppo tempo tra i fagioli freddi.

The Who Sell Out è un’audace rappresentazione del periodo in cui è stato realizzato, la coda degli “swinging-60s” incontra la pop-art mescolata con psichedelia e pop. È un incredibile mix di armonie, testi ed immagini satiriche per quello che era solo il terzo album del gruppo. L’ambizione e il fine dell’album non hanno rivali in quel periodo.

All’interno di quell’audace concept, c’erano una serie di canzoni favolose e molto diverse tra loro.I Can See for Miles, una top ten hit all’epoca, rimane un classico degli Who. Rael, una mini-opera di Townshend con motivi musicali che sarebbero poi riemersi in Tommy e le esplosioni psichedeliche di Armenia City In The Sky e Relax sono da annoverare tra i migliori brani scritti durante gli anni ’60.

Uno degli album più straordinari di qualsiasi epoca, The Who Sell Out è l’ultimo album pop degli Who. Due anni dopo arriverà il capolavoro Tommy, il mitico doppio concept album su un bambino sordo, muto e cieco.

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