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Santana è l'album di debutto pubblicato nel 1969. Si tratta di un lavoro in gran parte strumentale, nel quale il complesso conserva prevalentemente le sue origini di band, dalle strutture musicali basate su improvvisazioni free-form. Questo approccio esecutivo si era sviluppato progressivamente nelle loro già al tempo numerose esibizioni dal vivo, dove prevalevano le jam, mutuate dal jazz. A proposito di ciò, infatti, il loro manager Bill Graham li convinse a cambiare stile e a cominciare a scrivere brani più convenzionali al fine di aumentare l’impatto radiofonico, conscio del fatto che sarebbe poi stata la sede live a ispirare i musicisti in lunghe improvvisazioni strumentali. Il risultato fu che i successivi due album raggiunsero entrambi il primo posto nelle classifiche degli States.
L'album divenne un "major release" da oltre due milioni di copie, nel solo primo anno di pubblicazione, in seguito all'enorme impressione suscitata dall'esibizione della band al festival di Woodstock del 1969.
Tornando all'album, la cosa che colpisce è che, se pur il chitarrista dà sfoggio in più di un’occasione della propria capacità tecnica, sono batteria e percussioni a farla da padrone, in questo senso, l’opener e Jin-Go-Lo-Ba sono un vero e proprio manuale di percussioni latine. Nella bellissima Savor, invece, oltre al travolgente drumming di Schrieve, è l’Hammond di Gregg Rolie a rubare la scena. Treat è la traccia che più si avvicina alle future produzioni del combo di Frisco, vantando un bellissimo assolo di chitarra. Evil Ways è orecchiabile e coinvolgente e anche se l’improvvisazione è un po’ accantonata, la prestazione è ottima. Ricordano molto lo stile di Jimi Hendrix, invece, la breve Persuasion e You Just Don’t Care. Le parti vocali di Shades of Time sono eccezionali, sembra quasi di sentire il favoloso duo Coverdale/Hughes, e le parti strumentali hanno un groove irresistibile. La conclusiva Soul Sacrifice è un universo di percussioni, pur non mancando intermezzi di pura estasi in cui Santana e Rolie si guadagnano una meritata postazione sotto i riflettori.

 
Tracce
1. Waiting (Santana Band)
2. Evil Ways (J. Zack)
3. Shades of Time (Santana Band)
4. Savor (Santana Band)
5. Jingo (Babatunde Olatunji)
6. Persuasion (Santana Band)
7. Treat (Santana Band)
8. You Just Don't Care (Santana Band)
9. Soul sacrifice (Santana Band)

 

Formazione
Dave Brown – basso elettrico
Mike Carabello – congas, percussioni
Mike Shrieve – batteria
Carlos Santana – chitarra, canto
Gregg Rolie – pianoforte, organo, canto
José Chepito Areas – timbales, congas, percussioni

Classic Rock

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