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Era il 30 agosto del 1965 quando il grande cantautore americano dava alle stampe uno dei suoi capolavori assoluti, unanimemente considerato uno dei migliori album di sempre. Un lavoro ricco di brani epocali. Pochi lo sanno, ad esempio, ma una delle canzoni più celebri della storia della musica contemporanea, “Like a Rolling Stone”, non era che lo stralcio che il futuro Premio Nobel per la Letteratura Bob Dylan aveva estrapolato dal libro che stava scrivendo giusto alla metà degli anni Sessanta. “Highway 61 Revisited” è di fatto l’album crocevia della trilogia elettrica di Dylan, iniziata con “Bringing It All Back Home” e conclusa da “Blonde on Blonde”. Sono gli anni della svolta elettrica, appunto. L’esibizione al Festival di Newport è avvenuta da poche settimane e l’eco di quel discusso concerto accompagnato dalla band è ancora vivissima.
Niente comunque in confronto all’eredità che “Highway 61 Revisited” lascerà ai contemporanei e ai posteri: la svolta dylaniana dal cantautorato folk alla nuova impronta rock devia per sempre il corso della musica tutta.

 

Tracce
 

1.Like A Rolling Stone
2.Tombstone Blues
3.It Takes A Lot To Laugh, It Takes A Train To Cry
4.From A Buick 6
5.Ballad Of A Thin Man
6.Queen Jane Approximately
7.Highway 61 Revisited
8.Just Like Tom Thumb's Blues
9.Desolation Row

 

Classic Rock

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