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Absolutely Free è la continuazione del precedente Freak Out (1966) del quale continua lo stile, la vena ironica, il clima di assurda operetta. Surreale, irriverente verso la società americana, verso i potenti, le multinazionali, il consumismo ed in particolare verso quelle che Zappa chiama Plastic People. Tutto è programmato come un teatrino dell’assurdo con voci diverse che si susseguono, spesso in falsetto, quasi comiche. La grandezza di Zappa è quella di aver dato il via, nel corso della sua carriera, all’operetta rock, all’idea di concept album, all’idea di progressive, alla new wave e in particolare alla musica totale, cioè una musica che miscelando generi vari, rock, classica, jazz, non sia più riconoscibile in alcun genere, ma sia appunto totale.
E’ anche, probabilmente, il miglior album della “trilogia” Freak (Freak Out, Absolutely free, We’re Only in it for the Money). La musica si fa più complessa, le sovraincisioni aumentano così come gli strumenti musicali. Il passo in avanti che viene compiuto rispetto al pur notevolissimo Freak Out sta proprio nella musica. Le capacità tecniche e la fiducia in se stessi aumentano e Zappa azzarda di più.
In questo album Zappa ne ha per tutti. Innanzitutto chi sono queste persone di plastica? Sono le persone finte, conformiste, omogeneizzate dai programmi televisivi, dalle radio che trasmettono solo musica commerciale, dal consumismo, dal pensiero unico, tutte uguali l’une alle altre, come appunto due bottiglie di plastica sono uguali tra di loro. Ecco il primo brano, Plastic People, l’esercito avanza: “Sento il suono dei piedi in marcia lungo Suset Boulevard …. e davanti Pandora Box ecco un enorme numero di persone di plastica”.

 

Tracce
 

Lato 1
Suite No. 1: Absolutely Free (1st in a Series of Underground Oratorios)

1. Plastic People 
2. The Duke of Prunes 
3. Amnesia Vivace 
4. The Duke Regains His Chops 
5. Call Any Vegetable 
6. Invocation and Ritual Dance of the Young Pumpkin 
7. Soft-Sell Conclusion 

 

Lato 2
Suite No. 2: The M.O.I. American Pageant (2nd in a Series of Underground Oratorios)

8. America Drinks 
9. Status Back Baby 
10. Uncle Bernie's Farm 
11. Son of Suzy Creamcheese 
12. Brown Shoes Don't Make It 
13. America Drinks and Goes Home 

Classic Rock

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